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“Wonderful Onesies”, le tutine meravigliose

Joan Cary 07 Aprile 2023

Edie Brannon, socia del Lions club La Center di Washington, Stati Uniti, ha letto su Facebook il messaggio di una donna della zona in cerca dell’aiuto di una sarta. “Avrà sicuramente bisogno di un orlo, o di riposizionare un bottone” ha pensato tra sè Brannon, a cui è capitato di fare questi piccoli favori molte volte.

Sono così felici di non dover più cucire mascherine. E lavorano sodo, come api operaie.

In questo caso però, la soluzione dava più filo da torcere. Questa signora stava cercando di aiutare un’amica in Tennessee a trovare abbigliamento adattivo con un obiettivo preciso: tenere al caldo la sua bambina di 7 mesi durante le sessioni di chemioterapia. Le stanze dell’ospedale sono intenzionalmente mantenute a basse temperature, il personale medico ha bisogno di accedere alla flebo per la chemioterapia sul torace dei bambini, e i piccoli pazienti hanno un vero talento nel calciare via le copertine pensate per tenerli al caldo. Questo li lascia con indosso solo il pannolino.

Brannon ha verificato di persona questo racconto e ha confermato che l’abbigliamento adattivo disponibile in commercio non è pensato per i più piccoli: le taglie per bambini partono dai 4 anni. Così, senza darsi per vinta, si è seduta alla macchina da cucire, ricordando quando aveva realizzato una felpa con una chiusura zip che suo marito potesse indossare durante la dialisi renale. Utilizzando come modello una delle tutine di suo nipote, ha confezionato per la prima volta una tutina adattiva: la prima di tante altre “Wonderful Onesies”, le tutine meravigliose.

Brannon ha spedito il suo prototipo alla mamma in Tennessee per chiedere il suo parere, ha apportato qualche modifica e chiesto l’aiuto di altre sarte-artiste e compagne Lions per continuare a migliorare il suo modello. Poi, si è avventurata alla clinica di Vancouver per presentare la sua creazione ai pediatri. Le recensioni non avrebbero potuto essere più entusiaste. Senza esitare, si è rimessa alla macchina da cucire e ha realizzato altri 100 pezzi.

Tutte le tutine sono nuove, lavate e sterilizzate. Una semplice asola foderata sulla destra della pettorina con un’abbottonatura di circa 18 centimetri, come una patta da tasca, trasforma un normale capo di abbigliamento per bambini, dal costo totale da 1 a 3 dollari, in una “tutina meravigliosa”. I piccoli pazienti sono ben coperti e l’apertura lascia spazio a sufficienza per l’accesso alla flebo di una mano adulta.

Brannon ha presentato il suo progetto ai Lions di La Center dove è prima vice presidente, poi negli altri club del multidistretto 19, e tutti sono stati felici di aiutare. Con un contributo di 500 USD da parte della catena di supermercati Walmart, la Fondazione Camas Lions si è occupata dello shopping di tutine e materiali da cucito. Il Lions club di Vancouver ha ospitato lo “Onesie Round Up”, un evento di beneficenza dedicato alle tutine meravigliose, raccogliendo 50 tutine e offrendo una donazione di 50 USD. I Lions di Salmon Creek hanno donato 250 USD e rimborsato i soci delle tutine che avevano acquistato. Numerose altre persone hanno contribuito in modi diversi. Tutte le tutine e i tessuti sono donati o acquistati con i fondi dei contributi, racconta Brannon.

Dopo l’incontro Zoom con i Lions di Salmon Creek, la Lions Kay Hurst ha presentato Brannon al suo gruppo di cucito che realizza trapunte per beneficenza, la North Star Quilt Guild. Brannon si è incontrata con il gruppo, fornendo dozzine di tutine e altri materiali da cucito, ma le socie hanno generosamente deciso di acquistarne di più, e hanno realizzato quasi 300 tutine meravigliose.

“Il prodotto finito è davvero molto grazioso. Utilizzando le loro scorte di tessuti per trapunte, hanno abbinato perfettamente il colore delle tutine alle stoffe che avevano già. Sono così felici di non dover più cucire mascherine", dice Edie Brannon. “E lavorano sodo, come api operaie”.

All’inizio del 2023, Brannon e le sue aiutanti hanno reso disponibili le tutine meravigliose tramite gli ospedali pediatrici Randall Children’s Hospital e OHSU Doernbecher Children’s Hospital, entrambi in Oregon, e vorrebbero ampliare il progetto presentandolo agli ospedali nell’area di Seattle. In futuro, Brannon spera che le tutine meravigliose vengano accettate anche al St. Jude Children’s Research Hospital in Tennessee. All’ospedale Doernbecher, le hanno chiesto se fosse possibile realizzare qualcosa anche per i bambini in dialisi in attesa di un trapianto di rene.

“Sul lungo termine, penso che il progetto Wonderful Onesies possa arrivare a livello nazionale con il portavoce giusto”, dice. “Ci proponiamo di formare un gruppo per tutti i Lions delle Tutine Meravigliose.

“Nessuno dovrà pagare in alcun modo per ricevere una tutina meravigliosa. Non verranno mai messe in vendita. Sono un regalo. Il cancro infantile è una delle cause globali dei Lions e le tutine meravigliose sono la nostra risposta a un’esigenza comune”, afferma Brannon.

“Queste povere mamme purtroppo non hanno molto controllo sulla dieta, le terapie o gli orari dei loro bambini. Devono adattarsi alla tabella di marcia del cancro. Se abbiamo la possibilità di alleviare questo peso in qualche modo, noi vogliamo farlo”.

Scopri le tutine “Wonderful Onesies” su Facebook o scrivi all’indirizzo email ChemoOnesiesfromLions@gmail.com se hai bisogno di riceverne una. Se ti diletti con la macchina da cucire e vorresti aiutare a realizzare le tutine meravigliose, lascia un commento sulla pagina Facebook.


Joan Cary è assistente di redazione della Rivista LION.

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